Ci sono eventi che per avvenire richiedono partecipazione. È necessario preparare lo spazio perché qualcosa accada, perché possa essere accolta e divenire operante. Il tempo dell’Avvento, con il buio esteriore che cresce, ci invita ad attivarci  interiormente, a cercare una luce ‘più luminosa’.

I bambini sentono spontaneamente l’atmosfera del Natale. Come adulti li accompagniamo  con affetto, coltivando con loro quietamente la gioia dell’attesa.

Come adulti possiamo anche compiere il gesto interiore di  ricercare, di provare a ‘conoscere’ cosa succede a Natale – cosa avviene allora per la Terra e per gli esseri umani. Non ci sarà così solo il rammentare un fatto accaduto in un tempo ormai lontano, ma potremo sviluppare comprensione della realtà vivente che con il Natale si rinnova, e può agire trasformandoci.

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Due insegnanti che hanno trascorso gran parte della loro vita all’interno della nostra scuola, la maestra Pina per il primo, il maestro Alberto per il secondo settennio, cercheranno di far vivere ai genitori l’esperienza della preparazione del Natale che gli insegnanti, con grande impegno e cura, portano nelle classi coinvolgendo i bambini con recite, canti e allestimenti durante le settimane dell’avvento. Come l’insegnamento delle materie, anche il rapporto con la ritualità delle feste dell’anno richiede che i genitori aderiscano con simpatia allo stile della scuola, in questo modo evitando che i bambini vivano contraddizioni che provocano insicurezza nell’interiorità.