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RAPPRESENTAZIONI DI OBERUFER TRE RE

I drammi natalizi di Oberufer: “L’Albero del Paradiso”, “La nascita di Cristo”, “I tre Re”, raccolti e trascritti dal filologo Karl Julius Schroer nella prima metà dell’ottocento, sono “misteri buffi” d’epoca barocca, che Rudolf Steiner ha indicato tra i più significativi e di cui ha voluto la messa in scena negli anni venti anche nel teatro grande di Dornach, e vengono tuttora rappresentati in tutte le scuole steineriane.

L’azione di queste recite natalizie arriva in profondità, esse danno al bambino tutto quello che gli occorre, in una composizione artistica semplice e significativa, lasciando spazio alla libera fantasia. In tal modo, anno dopo anno, i bambini sperimentano le vicende dell’umanità profonde e piene di mistero, e nel loro animo si desta un senso della vita che col tempo non correrà il rischio di diventare arido materialismo o dogmatismo religioso intollerante: la vera opera d’arte, anche quando è primitiva è formativa senza costringere. Steiner ne descrive l’ambiente originario e le caratteristiche così: “… gli spettacoli avevano luogo in una locanda in cui attori e spettatori creavano la più cordiale atmosfera natalizia. Tale atmosfera aveva le sue radici in una dedizione sincera per la verità del Natale”. Scene d’ispirazione profondamente religiosa si alternavano con altre comiche e grossolane senza che la fondamentale solennità dell’insieme ne venisse menomata. Anzi, questo contrasto era una prova di più che queste recite hanno la loro origine in un’epoca in cui la devozione era tanto radicata nell’anima popolare da accompagnarsi spesso con una ingenua gaiezza… il contrasto con la grossolanità non sminuisce l’interiore edificazione, ma al contrario, la rafforza. È ammirevole l’arte con cui un’atmosfera di pura commozione viene fatta sgorgare dal riso evitando, proprio grazie ciò, una insincera sentimentalità.

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