“Poiché la musica si esprime solo attraverso il suono e si svolge in un tempo preciso, essa è, per sua stessa natura, effimera. Ciò che è essenziale in un’esecuzione musicale, e che è difficile raggiungere nella vita, è la capacità di ripartire sempre da zero. Ogni volta che si esegue un brano è necessario farlo con la freschezza del primo incontro e l’intensità dell’ultimo. È difficile avere il coraggio e la forza di partire dal nulla, analizzando le esperienze fatte nel passato, per poi ripensare tutto daccapo, in maniera diversa. Così come è altrettanto difficile infondere a una nuova esperienza la facilità,
la naturalezza di ciò che ci è già familiare."

Daniel Barenboim
La musica sveglia il tempo
 

LA MUSICA SVEGLIA IL TEMPO
A cura della maestra Emanuela Campagnoli

La musica sveglia il tempo è il titolo di uno splendido libro-testimonianza di Daniel Baremboim, uno dei musicisti più straordinari del nostro tempo.
Questa espressione racchiude in effetti qualcosa di molto esteso e profondo, qualcosa che al termine di questo anno scolastico possiamo cogliere ancor meglio.
Non è trascorso molto tempo da quando, congiunta da un filo d’oro, l’intera scuola nel primo giorno, a settembre scorso, si è unita e ritrovata attraverso il canto.
Voi genitori non avete potuto udirlo, ma di certo avrete potuto percepire la forza e il riverbero di quel momento.
Il nostro coraggio e la piena fiducia di quel primo giorno ci hanno portato ad esserci e a ritrovarci tutti nel cortile: suonando, ascoltando.
Proprio perché nella sostanza non esiste una distinzione temporale tra l’attività del suonare e dell’ascoltare, la musica ha non solo ancora una volta nutrito le nostre anime, i nostri intenti, il nostro essere parte dello stesso progetto, ma ha anche svegliato il tempo.
130 bambini e ragazzi, dalla quarta all'ottava classe, sistemati in una grandiosa orchestra. Entusiasti e trepidanti come "Pirati dei Caraibi", il brano tratto dalla colonna sonora dell'omonimo film che hanno eseguito. Questo concerto è stato donato al collegio dei maestri, come ringraziamento per aver navigato, con coraggio e fantasia, in questi mesi di tempesta mantenendo lo sguardo verso un unico punto all’orizzonte: il bene dei ragazzi.
Suonare in orchestra è ogni volta un' esperienza che ci fa essere migliori, dove oltre a noi stessi possiamo rivolgere il nostro cuore, battente in unisono, a chi ci è accanto e all’umanità intera. 

Condividiamo i video e le foto di questi momenti speciali cosicché possiate sentirvi ancor più partecipi di ciò che è stato.
Arrivederci al prossimo anno!
Maestra Emanuela Campagnoli per tutti.
 
Video del concerto IV-VIII
Pirati dei Caraibi

EPOCA DI CORO DEL LICEO
A cura del maestro Matteo Manzitti

"Prof lei ci sopravvaluta, non siamo in grado". Questo mi sentivo dire dai ragazzi dopo i primi giorni di prova della nona sinfonia di Beethoven. Perché fare un capolavoro di questa portata, di questa difficoltà, con dei ragazzi che non sono iscritti al Liceo musicale? Molti non sanno leggere la musica, molti hanno ancora difficoltà nel canto. I motivi che ho trovato dentro di me sono tanti. Avevamo bisogno di una sfida impossibile, perché da un anno e mezzo viviamo nella tensione di fare le cose normali in contesti a-normali, avevamo bisogno di essere nutriti da cose più grandi di noi, perché è così che nel terzo settennio ci si innamora della conoscenza. La conoscenza ti scomoda, ti invita ad'un altra vibrazione, ti tende verso possibilità che non pensavi di avere. L'umiltà non deve mai diventare prudenza, nella scelta delle attività e dei programmi, perché sarebbe imperdonabile non portare i ragazzi ad esplorare i loro mezzi più impensati, per poi magari indicare solo i loro limiti.
E poi perché siamo, che lo si voglia o no, europei. Come si fa ad avere ancora una scuola così italiana in cui non si incontra Goethe, Bach e Beethoven? Come se fossero più "di altri" che nostri? La bellezza della scuola Waldorf è anche questa, la sua origine centroeuropea ci consente e ci invita a pensarci più vasti del nostro territorio nazionale. In più, questo brano è l'inno europeo! E perché è stato scelto? Solo mettendoci le mani dentro si può capire la sua forza, solo attraversandolo dall'inizio alla fine il messaggio della gioia si svela. Ed è stato così, giorno dopo giorno i ragazzi, come degli eroi, hanno scalato questa montagna. Con l'aiuto di preziosi tutor vocali sono arrivati a possedere tutti i passaggi di questa composizione. E poi, sotto dei grandi alberi, l'hanno cantata. Nessuno di loro se lo dimenticherà. "prof, ma l'abbiamo fatto veramente?" Si.

Video L.Van Beethoven "Inno alla Gioia" dalla IX Sinfonia

Il concerto del coro del Liceo si è completato con questi brani:

Todo cambia
People have the power